RICERCA SULLO SVILUPPO DEI TELEVISORI
Lorenzo Balsamo - Classe 3° A - Plesso di Piasco - A. S. 2017-2018

Nella storia contemporanea il televisore, oltre che uno degli apparecchi più utilizzati in ambito domestico e apprezzato oggetto di intrattenimento e aggregazione, è stato fondamentale per la comunicazione di massa. Specialmente nei primi anni della sua diffusione, l’allora ingombrante dispositivo ha ricoperto un significativo ruolo pedagogico ed educativo con importanti ripercussioni sociali.
Se nel lontano 1925 nasceva la prima versione analogica in bianco e nero, perfezionamento dell’apparecchio presentato nel mese di marzo dello stesso anno a Londra dall'ingegnere scozzese John Logie Baird con due sole tonalità di grigio, la vera svolta si ebbe nel 1927 a San Francisco con l’invenzione del tubo a raggi catodici.

In Italia il servizio regolare fu inaugurato ufficialmente il 3 gennaio 1954 e il televisore si impose come status symbol alla portata delle famiglie soltanto alla fine degli anni ’60. Divenne così il principale strumento divulgativo, una vera e propria “finestra sul mondo”. Da allora, l’industria dell’elettronica e della tecnologia ha investito continue risorse nell’ottimizzazione della qualità di immagine, offrendo al consumatore esperienze sempre più gratificanti.

 




Quali sono invece le tecnologie presenti sul mercato oggi ? Quali sono le differenze fra Plasma, LCD e LED ?
Anche se riescono a garantire una resa dei colori migliore, i televisori al plasma usano una tecnologia ormai superata che presenta diversi svantaggi rispetto ai TV a LED. Si esauriscono dopo un certo numero di ore, consumano molta più energia rispetto ai LED, sono più spessi e soffrono del fastidioso effetto ghosting che lascia sullo schermo le tracce di immagini riprodotte in precedenza.
La differenza fra LCD e LED invece è minima. I primi sono retroilluminati con lampade a fluorescenza, i secondi sono sempre LCD (cioè display a cristalli liquidi) ma con una retroilluminazione a LED che garantisce minori consumi energetici. Esistono due tipi di TV a LED: gli Edge in cui il pannello LCD viene illuminato da LED disposti lungo la cornice del TV e i Full LED in cui i LED sono disposti dietro il pannello LCD. I primi sono quelli più diffusi, i secondi assicurano una migliore qualità dell’immagine ma sono anche più costosi.
E i TV OLED? Si tratta della tecnologia più avanzata fra quelle appena menzionate, acronimo di diodo organico a emissione di luce. I televisori OLED, a differenza di quelli LCD/LED, non usano fonti di luce esterne per l’illuminazione dello schermo. Ciascun pixel è in grado di emettere luce in maniera autonoma e questo consente di avere consumi energetici ridotti, neri più profondi (perché i pixel neri si spengono del tutto) e televisori più sottili. Al momento costano ancora molto, diciamo pure troppo, ma probabilmente rappresentano il futuro.



ASPETTI POSITIVI DEL TELEVISORE

La televisione una tra le più grandi invenzioni del Novecento. I suoi aspetti positivi possono essere riassunti in due parole: MASS-MEDIA (mezzo di comunicazione di massa). Essa, spesso, permette infatti a qualsiasi persona di ricevere informazioni nel minor tempo possibile, accelerando così i tempi della storia. La grande vastità di programmi trasmessi le consente di essere sempre originale e al passo con i tempi, tempi che, talvolta, lei stessa a stabilire. Inoltre,è versatile a tal punto da interessare qualsiasi persona di qualunque età e livello culturale, e consente ad un numero sempre maggiore di utenti di farsi un’opinione sul mondo.

ASPETTI NEGATIVI DEL TELEVISORE

Tra gli aspetti negativi annoveriamo la teledipendenza e la creazione di falsi miti. La tv infatti è lo specchio del mondo attuale, in cui tutto deve essere esteticamente bello e lontano dai problemi. Questo fenomeno contribuisce a creare uomini incapaci di pensare e senza emozioni, influenzando a tal punto le persone più deboli da condizionare le loro scelte di vita.
Fa davvero così male la tv ai bambini? Secondo uno studio dell’American Academy of Pediatrics può addirittura portare un piccolo durante la sua crescita al cosiddetto Attention Deficit Hyperactivity Disorder, in pratica un disturbo da deficit di attenzione con iperattività, definito dagli scienziati ADHD oppure ADD in UK.  Fra l’altro si tratterebbe di una ricerca molto importante anche perché dimostrerebbe per la prima volta che i neuroni del cervello di un bambino si sviluppano in maniera diversa se resta attaccato allo schermo per qualche ora al giorno.