LABORATORIO FOTOGRAFIA DIGITALE

LEZIONI DI MARIO BURZIO - MARZO 2011



DIAFRAMMA

Il diaframma è un componente essenziale di ogni fotocamera. Composto da lamelle che si aprono e chiudono progressivamente, esso determina un procedimento ottico che influisce sulla nitidezza dell'immagine scattata, da cui deriva la profondità di campo, ossia la distanza davanti e dietro al soggetto principale che appare nitida (a fuoco).
Nelle fotocamere, il diaframma può essere regolato su diverse aperture, distribuite regolarmente su una scala di intervalli detti numeri f (f/numero) o f/stop o aperture diframmali o divisioni di diaframma o più semplicemente diaframmi.
La sequenza dei valori di numeri f comprende i seguenti valori:
f/1 f/1,4 f/2 f/2,8 f/4 f/5,6 f/8 f/11 f/16 f/22 f/32 f/45 f/64
L'intervallo tra i diversi valori del diaframma viene comunemente indicato in gergo stop.
I numeri f sono calcolati e ordinati in modo tale che diaframmando (cioè chiudendo il diaframma di un'intera divisione o di 1 stop) si dimezza la quantità di luce che entra a impressionare la pellicola o i sensori; chiudendolo di 2 stop si diminuisce la luce a 1/4, chiudendolo di 3 divisioni a 1/8 e così via.
I numeri f esprimono il rapporto focale, cioè il rapporto tra la lunghezza focale dell'obiettivo e il diametro dell'apertura del diaframma. Pertanto a valori più bassi di f corrispondono aperture di diaframma più ampie (numero picolo, diaframma aperto).
Ad esempio, con un obiettivo di 50 mm, un'apertura del diaframma di 25 mm corrisponde a f/2 mentre un'apertura di 3,125 mm a f/16.








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